venerdì 12 ottobre 2012

Comunicato dopo il voto contrario del consiglio comunale alla fusione Hera-Acegas... H-era già troppo tardi!

Valutiamo come un grande risultato politico del Comitato Acqua bene la votazione avvenuta ieri in Consiglio Comunale, che ha visto espressa una netta contrarietà da parte dei consiglieri e del sindaco a questa Fusione.
Siamo consapevoli, e ieri lo abbiamo rivendicato, che se non avessimo organizzato il presidio e non avessimo fatto pressioni nelle settimane precedenti nei confronti dei consiglieri comunali e della giunta, non ci sarebbe stata nessuna Commissione e nessun Consiglio Comunale.
Il problema della democrazia e della richiesta di nuove forme di partecipazione resta però inalterato, perché ci siamo trovati ieri con il Consiglio Comunale blindato dalle forze dell’ordine (come già accaduto a Padova e Bologna). Forze dell'ordine che impedivano l'accesso agli attivisti del Comitato e ai cittadini intervenuti. Con tanta insistenza e una forte pressione siamo riusciti ad assistere alla discussione dopo aver subito diversi strattonamenti e spintonamenti.
Come abbiamo ripetuto più volte in questi giorni, l'operazione della fusione, si è svolta con metodo tutto verticista e chiuso nelle stanze dei poteri economici e finanziari. Le migliaia di cittadini che pagano con le loro bollette, sempre più care, i servizi erogati (acqua e rifiuti in primis), non hanno avuto voce in capitolo e le informazioni parziali sull'operazione sono filtrate solo attraverso articoli di giornale.
Ci sembra evidente che l'agenda politica sia stata detta da HERA spa, la quale ha preferito far pesare i propri tempi ed interessi aziendali a quelli della democrazia, riproducendo quel paradigma che caratterizza le politiche di austerità: forti coi deboli, deboli coi forti. Possiamo pertanto affermare che anche in questa occasione sono gli interessi privatistici e di mercato a dettare la linea politica, esattamente come i Consigli di amministrazione decidono al posto dei Consigli comunali, chiamati solamente a ratificare le scelte avvenute altrove. L'esito della votazione del consiglio comunale di ieri ci mostra però un'inversione di tendenza che dobbiamo mettere da subito a verifica... come dire dalle parole ai fatti concreti.
Rimane, infatti a nostro avviso, del tutto invariata la poca incisività e la subordinazione dell’Amministrazione comunale nei confronti della Multiutility Hera Spa. Dal 14 di giugno ad oggi, infatti, non abbiamo avuto aperture concrete ne da parte dell’Amministrazione, ne dell’ex ATO svanita con tutti i suoi documenti. Nessuna parola chiara sul percorso di ripubblicizzazione del SII e sull’eliminazione della remunerazione del capitale in bolletta, richieste sancite con la vittoria referendaria del 12 e 13 giugno 2011 anche nel nostro Comune.
Gli amministratori locali, ad ogni incontro, ci hanno spiegato che il problema era ed è del Legislatore che doveva e deve chiarire come dar seguito al risultato referendario e che le responsabilità di questo vuoto legislativo non erano e non sono accreditabili a loro. Queste sono le parole ribadite dal Sindaco anche ieri sera nell'intervento di chiusura del consiglio comunale.
Poco coraggio a praticare le nostre proposte, poco interesse al cambiamento. Fino ad ora non ci siamo sentiti all’interno di un processo democratico e partecipato, tanto paventato da tutto il consiglio comunale ma dopo la votazione di ieri, lungi dalle polemiche vuote e stantie, vogliamo subito passare alle proposte concrete.
Il risultato della votazione contro la fusione HERA-ACEGAS e la richiesta esplicitata ieri dal consigliere Pazzaglia al Sindaco, ovvero quella di prendere in considerazione il percorso di ripubblicizzazione attraverso la trasformazione di Romagna Acque società delle fonti Spa in un azienda speciale di diritto pubblico, aprono delle importanti possibilità.
Chiediamo pertanto al Sindaco – viste le aperture di Gnassi fatte ieri sera in consiglio e che abbiamo apprezzato – se sarà possibile attivare nelle prossime settimane questo percorso esplorativo supportato con un tavolo di tecnici comunale, dato che insieme al Coordinamento dei Comitati Acqua Bene Comune della Romagna stiamo sviluppando ed elaborando questa fattiva proposta.
Invitiamo pertanto tutti quelli che in questi giorni hanno camminato con noi, dai consiglieri ai cittadini, di non vanificare questi sforzi e di supportarci in questo lungo ma vincente percorso.
Si scrive acqua, si legge democrazia!


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Comitato Acqua e Beni Comuni Rimini
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